Un approccio integrato e condiviso che riconosca gli agricoltori quali veri protagonisti nella definizione ed attuazione di qualsiasi strategia di sviluppo è la strada giusta verso la sostenibilità

Roma, Italia, 14 dicembre 2020 – Domenica 13 dicembre 2020, dalle 11 alle 12.30, sulla piattaforma digitale di Maker Faire – the European Edition 2020, il più grande evento europeo sull’innovazione, si è parlato del futuro dei sistemi alimentari.

Promosso da Regione Lazio/ARSIAL, con Agro Camera, Santa Chiara Lab – Università di Siena, World Farmers’ Organisation (WFO) e Rinnovabili.it, l’evento ha preso spunto dall’attribuzione del Premio Nobel per la Pace 2020 al World Food Programme per interrogarsi sulla strada da percorrere per assicurare sistemi alimentari sostenibili, resilienti, capaci di riconoscere un ruolo centrale agli agricoltori.

Particolare risalto è stato dato al tema dell’innovazione orientata alla sostenibilità ambientale, economica e sociale, quale leva chiave per raggiungere gli obiettivi del prossimo vertice sui Sistemi Alimentari che si svolgerà nel 2021 su invito del Segretario Generale delle Nazioni Unite.

Ad aprire i lavori è stato il Presidente dell’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione in Agricoltura, ARSIAL, Mario Ciarla: “Ognuno deve fare la sua parte affinché l’agricoltura e gli agricoltori possano svolgere un ruolo chiave nella transizione verso la sostenibilità”.

Hanno partecipato all’evento in qualità di relatori Gianluca Ferrera del World Food Programme (WFP), il Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri Giorgio Marrapodi, il Prof. Angelo Riccaboni Presidente Prima – Santa Chiara Lab, il Prof. Felice Adinolfi dell’Università degli Studi di Bologna e il Segretario Generale della Organizzazione Mondiale degli Agricoltori Arianna Giuliodori con la moderazione di Mauro Spagnolo, Direttore di Rinnovabili.it.

Gianluca Ferrera ha evidenziato come i conflitti e le guerre amplifichino le debolezze e il mal funzionamento dei sistemi alimentari e delle catene di valore dei Paesi colpiti e ha lanciato un appello per approcci sistemici: “Le soluzioni richiedono risposte complesse, che devono necessariamente essere più integrate tra pubblico, privato, governi e società civili, con processi e dinamiche sempre più allineate in un continuum tra risposta umanitaria, resilienza e sviluppo”.

Giorgio Marrapodi è intervenuto relativamente al cammino dell’Italia verso il Food Systems Summit 2021 e verso il 2030: “Sicurezza alimentare e agricoltura sostenibile sono priorità della Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e al centro dell’azione italiana verso il Food Systems Summit e la Presidenza italiana del G20, che culminerà nel Vertice dei Capi di Stato e di Governo del 30 e 31 ottobre 2021“.

Arianna Giuliodori ha ribadito che “Gli agricoltori sono al centro dei sistemi alimentari sostenibili e sono portatori di soluzioni concrete alle sfide che abbiamo di fronte: dalla sicurezza alimentare alla lotta contro il cambiamento climatico, dalla biodiversità all’alimentazione. Solo mettendoli al centro di qualsiasi strategia di sviluppo sostenibile e lavorando assieme a tutti gli attori della filiera, alla società civile, alla ricerca, alle istituzioni, potremo vincere la sfida dell’Agenda 2030 e lasciare un mondo migliore ai nostri figli”, ha dichiarato.

Felice Adinolfi ha offerto una panoramica della strategia europea del Green Deal evidenziando il contributo della stessa ai Sistemi Alimentari Sostenibili. “Un sistema alimentare sostenibile è fondamentale per raggiungere gli obiettivi climatici e ambientali del Green Deal. Gli agricoltori hanno un ruolo chiave nel rendere sostenibili i sistemi alimentari. Essi fanno parte della soluzione, ma richiedono i giusti incentivi e il giusto sostegno durante tutta la transizione. Nei prossimi anni assisteremo a un abbondantissimo aumento di risorse per l’agricoltura ed in particolare per la diffusione delle tecnologie in agricoltura”.

Angelo Riccaboni ha focalizzato il suo intervento sul tema dell’innovazione e sulla sostenibilità e redditività delle imprese agroalimentari: “Dobbiamo fare in modo che ci sia connessione tra mondo della ricerca e innovazione da un lato e chi lavora nelle imprese dall’altro. L’agricoltore è un attore economico e deve avere il giusto reddito, il giusto ritorno. In Italia esiste un modello italiano di agrifood sostenibile che mette al centro l’innovazione, consentendo di conciliare piccole dimensioni delle imprese con redditività”.

A chiusura dei lavori il Vicepresidente della Regione Lazio Daniele Leodori ha auspicato un maggiore riconoscimento del ruolo del settore primario nel nostro sistema economico, in quanto risorsa e opportunità per vincere le sfide che abbiamo di fronte: “Oggi nell’agricoltura italiana l’innovazione incontra la tradizione. Produrre cibo di qualità, offrire servizi alla comunità, proteggere l’ambiente, creare lavoro in un’ottica di sostenibilità. L’imprenditore agricolo italiano costituisce un esempio, diventando anche ambasciatore del suo territorio nel mondo e protettore della biodiversità.”

Alla fine di questo confronto, unanime la voce dei partecipanti: al fine di garantire una transizione di successo verso sistemi alimentare sostenibili, in linea con i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), è necessario un approccio integrato e condiviso verso la sostenibilità, nel quale tutta la catena del valore, la società civile, il mondo della ricerca e la finanza lavorano insieme agli agricoltori per trovare le soluzioni che assicurino una sostenibilità ambientale, economica e sociale.

###

ARSIAL Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio

AGRO CAMERA Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma

Santa Chiara Lab – Università degli Studi di Siena

Organizzazione Mondiale degli Agricoltori, World Farmers’ Organisation (WFO)

Rinnovabili.it